Problema autorizzazioni accedendo a \\nomecomputer

Mi è capitata una cosa strana in un controller di dominio, accedendo alle risorse condivise con \\NOMECOMPUTER ricevevo un errore di non autorizzato mentre accedendo come \\INDIRIZZO_IP tutto funzionava correttamente. Nei log del server ci sono registrazioni varie di errori Kerberos o generici nel servizio directory. Su internet si trova di tutto, in particolar modo sulla configurazione dei DNS. Alla fine o risolto resettando il token kerberos dei vari controller di dominio con il comando netdom:

netdom resetpwd /s:INDIRIZZOIP_SERVER /userd:Domain\Administrator /passwordd:*

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Profilo temporaneo in remote desktop

Se collegandosi ad una macchina con Remote Desktop viene assegnato un profilo temporaneo, e si vuole un profilo normale bisogna:

  • editare i registri della macchina che fa da server con REGEDT32.EXE
  • andare alla chiave HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\ProfileList\
  • Cancellare il sid (la voce) che termina con .bak
  • Alla prossima riconnessione il sistema ricrea le impostazioni corrette.

 

 

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Schedulare script win2008 e Seven

Nelle nuove versioni di windows schedulando in una operazione pianificata uno script che interagisce con il desktop non funziona più. Per farlo funzionare bisogna mettere come script da eseguire

cmd.exe

e come parametri

/C “mioscript.bat”

 

 

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comando di attesa in comando BAT

Ho dovuto modificare un vecchio script dos (BAT) e avevo bisogno di inserire un’istruzione che attendesse un paio di minuti prima di eseguire le istruzioni successive. Ho risolto con l’istruzione CHOICE. Questa istruzione da un prompt tipo S/N e prosegue alla pressione del tasto. Ha però un parametro utile (/T) che è il tempo di attesa prima di assumere una risposta di default. In pratica dico premi si o no e tra due minuti proseguo con Si anche se non mi serve. Il comando è:

CHOICE /T 120 /D S /N

/T è il numero di secondi di attesa

/D è la risposta di default (che va inserita ma non ci serve)

/N nasconde la frase immettere Si o No

Dato che su WindowsXP il comando choice non esiste, si può anche  usare:

ping -n 5 127.0.0.1 > nul

/n è il numero di ping (e quindi di secondi di attesa)

>nul non fa vedere l’output del comando

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crystal report Inserire immagini a runtime

Mi è capitato di dover inserire a runtime in Crystal report delle immagini, avevo da Database il precorso ‘\\server\cartella\nomefile.jpg’ che varia chiaramente per ogni riga da stampare. In iReport/Jasper lo facevo tranquillamente ma in crystal si leggono delle cose molto laboriose come inserire a DB in un campo blog o fare funzioni apposite. L’unica soluzione convincente l’ho trovata qui. Sostanzialmente:

  • Inserire un immagine nel report (Inserisci immagine)
  • Tasto Destro sull’immagine –> Formatta Grafico
  • Linguetta Immagine
  • Cliccare su Posizione Grafica (X-2)
  • Inserire il codice ‘\\zz\xxx’ o il campo database contenente il percorso UNC dell’immagine.
  • Se volete forzare una dimensione impostatela e togliete “Può aumentare” dalla linguetta Comune

 

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Navigare in modo anonimo con windows e tor con pochi click

Tor (The Onion Router) è un sistema di comunicazione anonima per Internet basato sulla seconda generazione del protocollo di onion routing. Tor protegge gli utenti dall’analisi del traffico attraverso una rete di onion router (detti anche relay), gestiti da volontari, che permettono il traffico anonimo in uscita e la realizzazione di servizi anonimi nascosti. Originariamente sponsorizzato dalla US Naval Research Laboratory, è stato un progetto della Electronic Frontier Foundation ed ora è gestito da The Tor Project, una associazione senza scopo di lucro. (Fonte Wikipedia)

  • Scaricare il software da qui
  • Scompattare il software scaricato in una cartella a piacere
  • lanciare Start tor Browser.exe
  • aprire firefox e navigare

Potete notare la differenza di come vi vede questo sito (ma anche qualsiasi altro) osservando il riquadro qui a destra sotto la mia foto , navigando con tor risulta che siete con un altro ip e probabilmente in un’altra nazione. Dal pannello di controllo di tor potete tra le altre cose osservare i vari nodi e potete configurarvi come nodo stesso per fare da ponte ad altri utenti.

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Microsoft e i produttori hardware e l’ UEFI

Copio e incollo, non ho altre parole…

“Da qualche mese, desta sempre maggiore preoccupazione, l’annuncio, fatto da Microsoft, sul UEFI Secure Boot che sarà presente nei computer marchiati “Windows 8″.
UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) è sostanzialmente un Firmware, installato sull’hardware dei computer dai produttori, per la gestione dell’hardware. In particolare gli UEFI andrebbero ad ampliare ed aumentare le funzioni che oggi sono svolte dai BIOS presenti sulle schede madri dei PC.
In realtà non si tratta di niente di nuovo, in quanto è una tecnologia creata e sviluppata da Intel dalla fine degli anni 90, ed ampiamente supportata dai vari bootloader Linux quali Lilo e Grub.
Il problema si pone su una particolare funzionalità associata alla tecnologia UEFI; il Secure Boot. Questo “servizio” (per maggiori dettagli tecnici si rimanda al post di Matthew Garrett) consentirebbe di associare una chiave presente nel software con una presente nell’hardware messo a disposizione del costruttore del computer (OEM). In pratica, impedirebbe al computer di eseguire  una versione di Windows non conformi alla chiave registrata dal OEM o un bootloader differente da quello di Windows 8.
Secondo quanto viene riportato, tale tecnologie impedirebbe di eseguire una qualsiasi copia di un sistema GNU/Linux. Microsoft si è difesa dicendo che la possibilità di disabilitare questa funzione nell’UEFI è a discrezione del OEM, e non dipende in alcun modo da loro.
La cosa sembra cambiare quando si parla di architetture ARM, dove a quanto pare Microsoft avrebbe imposto ai partner OEM di non concedere la possibilità di disabilitare la funzione di Secure Boot ( Windows Hardware Certification pag. 116). Secondo alcuni questa è una precisa strategia Microsoft, discutibile e controversa sotto alcuni aspetti, per cercare di recuperare terreno su un mercato in cui Microsoft è poco più di un “ultimo arrivato”, evitando il confronto diretto con la concorrenza.
In generale, tutto il meccanismo del Secure Boot è da tenere sotto stretta osservazione, in quanto potrebbe rappresentare un ostacolo alla libertà di scelta degli utenti, sia sui computer classici, dove si cerca di demandare questa responsabilità agli OEM, ed in particolare sull’emergente mercato dei computer con a bordo CPU Arm.”
Fonte originale http://www.fsugitalia.org/wp/2012/01/microsoft-e-luefi-secure-boot/.

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