Cronaca di un intervento da un cliente…

Ho trovato per caso un vecchio appunto di un caso che mi è successo qualche anno fa quando facevo il sistemista AS400:

Drin! Squilla il cellulare. una voce chiede “Lei è esperto di as400?”. “Diciamo di si” dico io.
“C’è un grosso problema nella nostra filiale remota, si scollegano le sessioni AS400 quando passano delle videate con la “O ACCENTATA”, in particolare cadono le sessioni con un tcp reset.
“Wow” dico io. “Chi le resetta l’AS400? …. dall’altra parte silenzio.
Guardi se vuole posso farle un preventivo per togliere le O ACCENTATE dal gestionale” dico io sorridendo. “Non ne ho la più pallida idea” dice lui “me lo ha detto il mio esperto di security”.
“Ah be allora…”
Qualche giorno dopo mi sparo 200 KM e arrivo puntuale dal cliente, do uno sguardo generale all’armadio e noto uno scatolotto tipo zyxxx. Arriva l’esperto security e comincia “bla bla i pacchetti, tcp, timeout etc”. Io di acchitto dico “togliamo il Firewall (chiamarlo così mi prende un po’ male ma va bene lo stesso). E lui “no perchè bla bla i pacchetti reset tcp etc”. Allora penso che posso anche sbagliarmi e cominciamo con dump, sniffer, prove varie che confermano la mia teoria. Finalmente verso metà pomeriggio riesco a convincere tutti e provare a togliere lo scatolotto e tutto comincia a funzionare perfettamente.
“Bene. Firmate qua il rapportino di intervento e arrivederci alla prossima!” Rientro a casa puntuale per la cena.
Ah dimenticavo durante il viaggio di ritorno mi chiama il Grande Capo della ditta: “Mi hanno riferito tutto. Il vostro AS400 non è compatibile con il nostro Firewall!”.
“Non c’è problema!” dico io “Vi farò un preventivo anche per un AS400 Nuovo!”.

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Renzi annuncia il portale “Soldipubblici.it” e gli rubano il dominio…

Renzi parla parla e non fa niente…. l’ennesima dimostrazione è che mentre era in televisione annunciando di fare il sito www.soldipubblici.it in realtà non aveva neanche registrato il dominio. Tant’è che un telespettatore ha registrato il dominio al suo posto durante la diretta.

Qui il link all’articolo che spiega in dettaglio quanto accaduto.

Qui è quello che appare nel whois con i dati del dominio.

soldipubblici.it
ok
3-dic-2014 22.28.11 CET
3-dic-2015 CET
3-dic-2014 22.28.11 CET
Non oso pensare alla creazione del portale vero e proprio come sarebbe finita… forse come quella di italia.it?
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Manipolazioni DNS e navigazioine libera

Era da un po’ che volevo scrivere qualcosa su come funziona in internet il servizio di “pagine gialle” (DNS). Prendo spunto da quanto è successo in Turchia ultimamente (e non solo in Turchia) dove “pare” che il governo ha sostituito il servizio ufficiale di google o di opendns con un servizio simile riuscendo a monitorare e manipolare le richieste dei cittadini che lo hanno eletto.
E’ bene sapere che i computer ragionano a indirizzi, quindi se io cerco un nome, per esempio www.google.it il nostro pc in realtà cerca 173.194.113.247 come se noi cerchiamo piazza duomo a Milano il nostro navigatore va alle coordinate 45°27′50.98″N 9°11′25.21″ , questo servizio di pagine gialle si chiama DNS (Domain System System). E’ possibile anche che non ricordandoci un sito ci affidiamo ad un motore di ricerca, cercando “sputifazio” e lui ci “propone” www.sputifazio.it” o qualcosa di simile. I governi possono fare in modo, per motivi commerciali o politici vengano esclusi dei siti o suggeriti degli altri, ne avevo già parlato in questo articolo. In Turchia è successo che il governo ha manipolato queste pagine gialle censurando siti che ritengono non visitabili e sostituendosi ai motori di ricerca normali. Un interessante articolo si trova all’indirizzo http://www.tomshw.it/cont/news/turkey-pm-erdogan-you-don-t-scare-us/54825/1.html . In Italia non siamo a questi livelli  ma le nostre ricerche vengono comunque maniopolate in qualche modo (vedi qui). Come fare per evitare questo? bisogna innanzitutto usare dei DNS fidati , io suggerisco innanzitutto quello di google che viene dichiarato “aperto”. un altro servizio gratuito è opendns dove è anche possibile manipolare a nostra volta le ricerche dei nostri figli facendoli per esempio scaricare solo software libero o evitando siti inopportuni. Un altro servizio sempre gratuito è Comodo secure dns . Rimando al sito www.cambiodns.com dove viene spiegato tutto in dettaglio e come usare i dns correttamente. Vi allego una foto su come si stanno condividendo i dns da usare nell’epoca digitale 🙂

dns

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Criticità della PEC

Incollo alcuni spezzoni trovati  in internet che evidenziano alcune criticità della PEC che è opportuno conoscere:

1) Il messaggio PEC viene conservato sul server del Gestore per 30 mesi, le vertenze giudiziarie mediamente durano molto più a lungo sicché decorsi i predetti 30 mesi si pongono svariate questioni riguardanti la conservazione, la richiesta di dati informazioni e verifiche, la risoluzione delle contestazioni riguardanti i messaggi di PEC etc. su cui al momento non si possono dare indicazioni certe.
2) Quando si invia un messaggio di PEC vengono restituite due ricevute, la prima attestante che il messaggio è stato consegnato (o meglio preso in carico), la seconda attestante che il messaggio è stato ricevuto. Il tutto va conservato (messaggio e due ricevute) in quanto solo il loro insieme da valore legale alla PEC ma l’esistenza di dati separati specie in caso di massiccio e costante invio di messaggi di PEC può dar luogo a problemi sia di ricerca che di archiviazione dei dati.
3) La pec verifica l’effettiva spedizione e l’effettiva consegna del messaggio ma non il contenuto effettivo del messaggio stesso. Per questo è necessario un’archiviazione conservativa sostitutiva.

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Windows XP non è morto del tutto… la situazione…

Windows XP non è morto…del tutto, i signori di Microsoft hanno annunciato al pubblico ad aprile 2014 che non svilupperanno più questo sistema operativo ma in privato con le banche si sono accordati che per loro svilupperanno fino al 2019 per evitargli l’onere di cambiare tutti i bancomat (ne avevo già parlato qui), come se l’onere è solo delle banche e non dei privati o delle aziende! Chi vuole continuare ad usarlo può sostanzialmente prendere quattro strade, la prima è fregarsene degli aggiornamenti e continuare ad utilizzarlo così com’è, continuerà comunque a funzionare, la seconda è cambiare una chiave di registro in modo da far credere a Windows Update che stiamo usando la versione aggiornabile  fino al 2019, la POSReady 2009 (il nome la dice lunga), la chiave da modificare è

[HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\WPA\PosReady] —-> IMPOSTARE IL VALORE —> “Installed”=dword:00000001

La terza soluzione è usare aggiornamenti di terze parti come fa il governo cinese che risparmia i soldi del passaggio ad un nuovo sistema, in questo articolo si parla di questo.  La quarta opzione è utilizzare un service pack “ufficioso” che raggruppa tutte le patch rilasciate, a questo link si trovano maggiori dettagli. Ah dimenticavo che un’altra strada è passare a Linux 🙂  Mantenuto in continuazione dalla comunità e privo di questi problemi.

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Microsoft gente precisa!

Nulla da dire sulla precisione del servizio Microsoft Online Services, ieri ho ricevuto questa mail:

“Gentile cliente,

Non ci è ancora pervenuto il pagamento relativo alla sottoscrizione ai Microsoft Online Services con ID ordine xxxxxxx-xxxx-xxxx-xxxx-xxxxxxxxx . Per impedire l’interruzione del servizio è necessario eseguire il pagamento dell’intero importo dovuto.

Scaduto: 61,50 EUR
Dovuto: -61,50 EUR
Totale dovuto: 0,00 EUR

Per contestare o pagare l’ordine, effettuare l’accesso al portale appropriato riportato di seguito…. blablabla

 

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